Giambattista Tiepolo (Venezia 1696 - Madrid 1770)



Crocifissione (1725 circa)
Olio su tela, 250x400 cm
Chiesa di San Martino, Burano

Il dipinto testimonia della fase di passaggio sul piano stilistico dalla prima formazione tenebrosa sulla pittura di Piazzetta, al nuovo e autonomo linguaggio figurativo che si va progressivamente schiarendo. Egli riesce a gestire con padronanza la scena corale che si sviluppa in modo asimmetrico, conferendo altresì dinamicità e enfasi drammatica. Efficaci in questo senso le figure dei due ladroni, quello a destra che viene issato sulla croce colto in uno scorcio acrobatico e quello a sinistra che sta per essere inchiodato. In primo piano la Vergine svenuta accudita dalle pie donne e dietro di loro la figura di San Giovanni che osserva Cristo. Ai piedi della croce di destra si intravede un volto maschile in cui è stato individuato l'autoritratto dell'artista. Infine in basso a sinistra compare il ritratto del committente, probabilmente un farmacista, curiosamente effigiato in una sorta di quadro nel quadro.